Instant Mood | uno sguardo trasversale sulla moda

Dress for Success aiuta le donne a “rimettersi in carreggiata”, a partire dal vestito.

Oggi intervistiamo Francesca Jones, Presidente e fondatrice di Dress For Success Roma

1) Da dove nasce la decisione di aprire un DFS qui a Roma? Il centro romano ha qualcosa di diverso dagli altri in giro per il mondo?
Ho conosciuto Dress for Success grazie ad una mia amica che si è trasferita a New York e ha iniziato a fare la volontaria per questa organizzazione. Mi sono molto appassionata dei suoi racconti: aiutava le donne in condizioni svantaggiate a ritrovare fiducia in loro stesse attraverso programmi di leadership e mentoring, donava gratuitamente abiti per il colloquio di lavoro aiutandole nella scelta dell’abito più adatto.

Ho cercato su internet Dress for Success a Roma per fare io stessa la volontaria. Non trovandola, scrivo alla casa madre per capire come poter aprire una filiale in Italia. Ho dovuto scrivere un progetto (business plan) e fornire molte informazioni su come avrei gestito l’associazione, questo processo è durato un anno e mezzo prima di ottenere il brand per aprire a Roma.

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da Dress for Success Rome (@dressforsuccessrome)

Ogni filiale di Dress for Success è gestita indipendentemente e va riadattata a seconda della cultura e la necessità del Paese. Rimasi sorpresa che Dress for Success si trovava in tanti Paesi (30 con 152 filiali) tranne in Italia dove il tasso di disoccupazione è molto elevato e si sentono molte storie di donne che non vengono rispettate fino a casi estremi quali vittime di violenze e femminicidi.

Questo dimostra che bisogna ripartire dalle donne e far si che non perdano la fiducia in loro stesse e forza interiore per riuscire a fuggire da persone o situazioni nocive. Ma è anche un’organizzazione per uomini, per renderli consapevoli e sensibili a queste tematiche e diffondere il valore del rispetto e della solidarietà aldilà del genere.

2) Come riuscite ad entrare in contatto direttamente con le donne che necessitano di un vostro supporto?
Le donne che hanno bisogno di supporto ci vengono riferite da associazioni che aiutano le donne, centri accoglienza, centri d’impiego.

3) Che tipo di accoglienza avete riscontrato a Roma? Avete pensato a delle iniziative per promuovere la vostra visibilità?
A Roma c’è stato un riscontro molto positivo. Infatti la casa madre ci ha informato che nemmeno le città più grandi come New York hanno avuto cosi tante visualizzazioni sul sito. Commenti come ”finalmente una buona notizia“, persone disponibili a diventare volontari e moltissime persone incuriosite.

4) Ci sono già delle “storie positive” di donne che hanno trovato o ritrovato il lavoro grazie al vostro supporto da raccontare?
Abbiamo creato questa organizzazione solo pochi mesi fa e ci occupiamo di queste attività di volontariato dopo l’orario lavorativo. Stiamo sostenendo le donne nella ricerca del lavoro e speriamo di poter aiutarle a trovare un lavoro a breve termine e donare loro qualche abito.