Da oggi dedichiamo attenzione al fantastico mondo dell’illustrazione. Con 4 brevi interviste entreremo negli universi immaginifici di quattro illustratori che provengono da tutta Italia, molto diversi tra di loro. Probabilmente usciremo da questa carrellata con una dose amplificata di energia, ottimismo e anche ironia. Iniziamo con Pietro Barone.
Mi sono imbattuta due volte, e in due occasioni del tutto diverse, nel lavoro di Pietro Barone. Quando, per strane congiunzioni astrali, questo accade, mi fermo sempre ad osservare, e il risultato è sorprendente. Anche in questo caso. 4 domande veloci per conoscerlo meglio, e poi un “regalo” finale per voi, in questo momento così particolare. Ora però, fate i bravi… non correte direttamente all’ultima domanda 😉
Se ti chiedessi di presentare Pietro Barone, cosa mi diresti o disegneresti?
Sicuramente potrei dire tante cose ma ho come l’impressione, specie in questo caso, che le parole non abbiano la stessa efficacia delle immagini. Sono sicuro che le mie illustrazioni raccontino di me molto più di una noiosa biografia scritta. Quindi vi invito tutti a dare un’occhiata alla mia pagina di facebook o behance. Intanto ecco il mio autoritratto.
Se fossi un’ispirazione cosa saresti?
Le mie illustrazioni risentono molto della mia professione di art director. Infatti, prima di essere un illustratore, sono un grafico che si è formato studiando le grandi correnti del passato come quella della scuola del Bauhaus, del Costruttivismo e del Futurismo. Nelle mie illustrazioni spesso si possono riscontrare dei tratti in comune con questi grandi Movimenti, come ad esempio la geometria e il rigore delle forme.
Nel mondo che disegni il colore è protagonista e i coloratissimi personaggi che rappresenti mettono allegria. Ci puoi dire qualcosa in più su questa precisa scelta stilistica?
Per me i colori sono un elemento essenziale per creare un collegamento empatico tra l’opera e lo spettatore. L’obiettivo è far nascere una vibrazione cromatica che possa dare energia vitale al soggetto rappresentato. E poi oggi abbiamo a disposizione uno spettro di colori infinito e tecniche di stampa in grado di riprodurlo con estrema precisione. Quindi perché privarsene?
Se volessi idealmente consegnare a noi un tuo disegno “in regalo” come segno di conforto e calore rispetto al momento storico che stiamo vivendo, quale disegno sceglieresti?
“E quindi uscimmo a riveder le stelle”. Quant’è bello l’ultimo verso della Divina Commedia. Auguro di cuore a tutti (compreso me), qualsiasi momento difficile uno viva, di tornare a fare quest’esperienza.
Qualcosa mi dice che vuoi vedere ancora illustrazioni di Pietro, ancora e ancora. Allora seguilo su Instagram!
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